Caro Berlusconi, ecco perché la Merkel c'entra poco con i problemi dell'Italia
La mia risposta alla "Lettera al direttore de “Il Foglio” di Antonio Funiciello, segreteria nazionale PD"
Ho cercato di rispondere ad un post pubblicato da Funiciello sul sito del PD. Non è stato possibile. Il Partito Democratico non è democratico. Allora ho deciso di aprire un blog, contro l'euro e contro il PD.Ecco la mia risposta.
Il compagno Sergio D., PRC e FIOM
Caro Funiciello, ecco perchè il rigore della Merkel e l’euro c’entrano molto con i problemi dell’Italia
Premetto che non sono berlusconiano (ma forse lo diventerò) e nemmeno leghista (sono stato iscritto ed ho votato per Rifondazione Comunista).
Ma quando da internet ho saputo dell’intervento di Berlusconi contro il rigore della Merkel, a cui si potrebbe sfuggire solo abbandonando l’euro, sono corso a comprare Il Foglio Quotidiano.
Lei Funiciello scrive cose condivisibili sui mali dell’Italia: scarsa mobilità sociale, imprese piccole e poco innovative, scuola da migliorare ecc.
Ma lei dimentica (come altri illustri piddini, quali Matteo Colaninno) fatti macroeconomici più importanti, che sovrastano i problemi (veri) da lei elencati:
1) che il rigore non va bene in momenti di recessione (Keynes);
2) che l’Europa non è una Optimal Currency Area; pertanto la moneta unica provoca un impoverimento dei paesi periferici (PIIGS).
Spiegare i meccanismi di questo fenomeno macroeconomico non è immediato; suggerisco di leggere il blog del Prof. Alberto Bagnai “Goofynomics” oppure il suo libro “Il tramonto dell’euro”.
Sono citati importanti economisti che avevano previsto il fallimento dell’euro; ad esempio, nel post del 3 dicembre 2011 “Euro: una catastrofe annunciata” sono citati Rudiger Dornbusch, Paul Krugman (premio Nobel per l’economia), Martin Feldstein, Dominick Salvatore.
Nel post del 25 maggio 2013 sono elencati i firmatari di un “Manifesto di solidarietà europea”; si tratta di professori di economia (Jacque Sapir, ad esempio), di management, amministratori delegati, direttori di banche che firmano una petizione per la segmentazione controllata dell’Eurozona.
Oramai solo i funzionari ed i responsabili del PD credono nell’euro e nel sogno degli stati uniti d’Europa e non si rendono conto che l’impoverimento causato dall’euro provocherà divisioni ed estremismi. Il PD verrà superato “a sinistra” dalla destra più estrema.
Può darsi benissimo che Berlusconi, da abile e astuto uomo politico quale si è dimostrato soprattutto recentemente, stia sfruttando il malcontento popolare per interessi elettorali. Ma ha capito che ci sono imprenditori che falliscono, che si suicidano, esodati della Fornero che sono disperati.
Voi del PD chiamate “populista” chi ascolta le sofferenze del popolo. Lo disprezzate. Voi che siete sordi a queste sofferenze, non siete certo populisti.
Alle prossime elezioni, se Berlusconi spiegherà agli italiani che l’euro è una fregatura, io lo voterò.
Cordiali saluti
il compagno Sergio D.